Giannelli scrive per la Gazzetta dello Sport: "Pallavolo, quanto ti amo..."
E’ in edicola con l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” l’inserto “V come Volley”: otto pagine che il quotidiano più letto d’Italia dedicherà d’ora in avanti ogni venerdì alla pallavolo. Nel numero d’esordio il principale protagonista è Simone Giannelli; per un giorno il giovane regista della Diatec Trentino ha vestito i panni del giornalista, scrivendo di suo pugno un articolo in prima pagina. Di seguito il testo integrale, in cui racconta il suo momento, quello di Trento e riserva un pensiero speciale ai tanti fans che non smettono mai di sostenerlo.
“Quando la cosiddetta «Generazione di Fenomeni» si metteva al collo l’argento ad Atlanta, nel 1996, io dovevo ancora nascere. Ecco perché non posso oggettivamente capire cosa fosse la pallavolo in Italia in quel periodo; ho però visto e rivisto decine di filmati e conosciuto alcuni dei più grandi interpreti di quella squadra e mi fa piacere sentire da loro stessi, ma anche dagli addetti ai lavori, affermare che l’argento che abbiamo conquistato, se vogliamo in maniera simile, la scorsa estate a Rio ha finalmente riportato il nostro sport al centro dell’attenzione mediatica, come accadeva ai tempi. In fin dei conti questo inserto che «La Gazzetta dello Sport» offre oggi ai suoi lettori non è altro che la dimostrazione esplicita di quanto la pallavolo sia tornata ad essere popolare. Per me è un onore, ancora prima che un piacere, aver ricevuto l’invito a scrivere per questo inserto. Cercherò di non fare danni.
QUALITA’ — Cosa vi racconto? Innanzitutto che la Final Four di Del Monte Coppa Italia 2017 all’Unipol Arena di Bologna è stata splendida e ha dimostrato quanta qualità sia stata messa, non solo in campo ma anche da chi ha organizzato l’evento. Al di là del risultato, che avrei preferito fosse diverso, durante quel weekend si è respirata un’atmosfera splendida e lo spettacolo è stato eccezionale, fuori e dentro il mondoflex di gioco. Perdere la finale è stata sicuramente una brutta botta per noi di Trento, ma va dato atto a Civitanova di aver giocato una pallavolo stellare. Difficile fermarla, quando attacca, batte e soprattutto riceve in quel modo. La medaglia d’argento colta in questa occasione, sommata a quella di bronzo ottenuta al Mondiale per Club in Brasile, ha confermato come la stagione della mia Diatec Trentino sino ad ora sia stata sorprendente; in pochi forse alla vigilia ci avrebbero messo sul podio in entrambe le competizioni, ma penso che tutto ciò non sia arrivato in maniera casuale. Siamo un grande gruppo, che ha una forte connotazione azzurra e che soprattutto conosce bene il modo di lavorare e giocare che Trentino Volley ha da una decina di anni a questa parte. Angelo Lorenzetti ci sta facendo crescere molto. Possiamo quindi continuare a dire la nostra sino in fondo anche in Coppa CEV e nei Playoff, nella speranza di salire stavolta sul gradino più alto del podio in (almeno) una delle due competizioni.
SELFIE E AUTOGRAFI — Un’ultima cosa: approfitto dello spazio concessomi dalla Gazzetta per ringraziare tutti quelli che mi cercano, mi scrivono, mi seguono o semplicemente mi chiedono un selfie o un autografo. Sono entrato nel mondo del grande volley da poco ma l’affetto che ho ricevuto è stato esagerato. Ecco perché mi piace fermarmi a fine partita per ricevere il vostro abbraccio e conoscervi meglio; in fin dei conti appena qualche anno fa anch’io durante la Final Four di Champions League a Bolzano andavo a caccia della firma del mio palleggiatore preferito: Lloy Ball”.
Simone Giannelli
(fonte Trentino Volley)
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