Un C9 Cba Group privo di Divan capitola al tie-break sul campo dello Sloga Trieste
di Nicola Baldo
Il girone d'andata del C9 Arco Riva Cba Group finisce con una sconfitta. A fermare i ragazzi di Bojan Vidovic sono i friulani dello Sloga Tabor Trieste: un 3-2 che per i gardesani equivale alla terza sconfitta consecutiva.
SLOGA TRIESTE – C9 CBA GROUP 3-2
PARZIALI: 22-25, 25-23, 27-25, 24-26, 15-13
SLOGA TRIESTE: Rigonat, Biribanti, Cettolo, Bolognesi, Pavlovic, Katalan, Princi, Juren, Kante, Privileggi (L), Ivanovic, Rimbaldo, Iaccarino. All: Cuturic.
C9 ARCO RIVA CBA GROUP: Crò 12, Dalla Torre 5, Marzana 24, Corradini 14, Bressan 21, Bandera 2, Pelosi (L); Mazzola, Fulceri 5, Fontanella. Ne: Vivori. Allenatore: Bojan Vidovic.
ARBITRI: Nurra e Renzulli di Udine
DURATA SET: 28', 30', 31', 31', 17'
Partita tirata e combattuta, tirata, con qualche alto e basso per i gardesani che, in questo momento, sono alle prese con qualche problema fisico e gestionale che rende ancora più corta la coperta a disposizione di coach Bojan Vidovic. Perché già di base è un casino allenarsi in dodici, riuscire così anche solo a fare un 6 contro 6 in allenamento, figuriamoci se poi all'appello mancano alcuni perni della squadra come Mazzola, ancora alle prese con l'infortunio alla caviglia ed entrato solamente nella parte finale dei set, e come Luca Divan, rimasto a Riva del Garda per impegni personali. Chiaro che più si cambiano interpreti ed equilibri e più tutto si fa complicato, ancor di più in uno scontro diretto contro un'altra squadra che ambisce anch'essa alla salvezza. E che con questi due punti aggancia proprio il C9 Arco Riva al quartultimo posto della classifica, ma il miglior quoziente set ad oggi lascia i gardesani fuori dalla zona retrocessione. Ma la classifica si guarderà più avanti, adesso c'è bisogno di sistemare il discorso fisico e della possibilità di allenarsi con un congruo numero di persone in palestra. Intanto a Trieste va in scena un impegno nel quale, ancora una volta come spesso è accaduto in questa stagione, nonostante tutto i gardesani hanno un ottimo approccio al match e riescono a vincere, bene, il primo parziale. Il problema è poi mantenere gli stessi livelli di gioco e di concentrazione durante tutta la gara, con in più il problema della panchina corta. Un ispirato (ed anche autore di diversi punti) Crò in regia ispira molto bene il braccio caldo di Marzana, punto di riferimento dei gardesani su palla alta, e di un ottimo Bressan al centro. Anche perché inizialmente il sestetto vede Dalla Torre opposto a Crò, Corradini schiacciatore in diagonale a Marzana, Bandera e Bressan centrali con Pelosi libero. La partita, dopo il primo set, diventa una vera e propria battaglia, con i due sestetti che riescono a restare sempre a stretto contatto, separati da pochissimi punti. Il tie-break è il finale inevitabile, anche qui si battaglia ed alla fine la spuntano i padroni di casa per due palloni.
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