"La schiacciata lgnorante": la proposta... anche a maggio serve un po' di "spirito" del 6 gennaio
di Nicola Baldo
PalaBocchi pieno per le finali di Coppa: e per le finali playoff allora? Una domanda secca e poniamo subito un pensiero. Come accade ogni anno, ormai, alle finali di Coppa del 6 gennaio il richiamo del pubblico è grandissimo. E se la stessa cosa accadesse nella finale dei playoff?
Questa sarà la prima stagione nella quale il nostro volley avrà contemporaneamente, sia in C maschile sia in C femminile, i playoff per determinare la promossa in serie B. Se, facendo sempre l'esempio di queste finali, il medesimo afflusso di pubblico ci fosse anche per le finalissime dei playoff, come si fa? Ovvero, poniamo ad esempio che nella finalissima dei playoff arrivino le stesse quattro squadre di domenica. Con tutte le altre squadre in vacanza da più o meno tempo, inevitabilmente la curiosità e l'attenzione verso le finali promozione saranno alle stelle.
Come è giusto e sacrosanto che sia, le squadre meglio classificate in regular season possono giocare in casa 2 delle 3 gare di semifinale e finale. Ed è quindi giusto e sacrosanto che possano sfruttare il proprio fattore campo. Anche se prendendo sempre ad esempio le squadre giunte in final four domenica, solamente Trentino Volley, C9 Arco Riva e RotalVolley giocano in tre impianti (PalaTrento, palasport di via Donatori di Sangue ad Arco e palasport di Mezzolombardo) che ha anche una ottima capienza di pubblico. Per Marzola, Argentario (maschile e femminile) e Bolghera, giocare nelle rispettive palestre di Povo, Cognola e Trento sud una finale playoff della C con vista sulla serie B vorrebbe dire avere gente e pubblico da ogni parte. E dover lasciare alcuni appassionati fuori dalla porta.
Non per questa stagione, visto che le regole sono già state scritte e cambiare le carte in corsa è sempre antipatico. Ma per il futuro, se dalla stagione prossima si vorrà mantenere questa formula con i playoff promozione anche nel femminile.
Una proposta che tenga conto, in equilibrio, sia i risultati leggitimi conquistati dai sestetti sul campo, sia la possibilità di – passatemi il modo di dire molto mondo del marketing – vendere il prodotto pallavolo ad un pubblico il più grande possibile. Come? Creando un evento di grande richiamo.
La proposta che avanziamo è questa: se si dovessero tenere i playoff promozione in entrambe le serie C allora, in caso di finalissima playoff che arrivi alla terza partita di spareggio questa, sia al maschile sia al femminile, si giocherà insieme. Nello stesso giorno, nella stessa palestra, una dopo l'altra. Con le due promozioni in B che quindi si giocheranno tutto in un unico catino bollente. Una specie di “6 gennaio”, giorno tradizionalmente in cui si tengono le finali di Coppa, prestato a maggio. Un sabato, alle 17 ed alle 21, o una domenica, alle 15 ed alle 18, una finale decisiva dopo l'altra.
In questo modo le squadre che si sono piazzate meglio in regular season avranno comunque una gara in casa, la prima della serie, e la possibilità di chiuderla in due gare in casa dell'avversaria nella seconda partita della serie. Esattamente come è ora. Ma con la differenza che, se entrambe le finali arriveranno alla terza partita, allora queste saranno messe insieme, in una giornata di festa finale della stagione del volley regionale servendo un ghiotto piatto forte. Il meglio della nostra Nba, la nostra serie C.
Senza contare che, così facendo, si potrebbero fare anche le premiazioni sul campo delle due squadre vincitrici (anche se, onestamente, ancora non ho capito cosa freni dal fare le premiazioni della C sul campo oggi che ci sono i playoff e quindi...). Con foto di festa tutti insieme, sudati ma felici, dopo una vittoria, al completo. E non mesi dopo, a settembre o ottobre, sul palcoscenico di un teatro in una domenica mattina dove, al massimo, sono presenti uno o due giocatori di quella squadra che a maggio ha vinto il titolo.
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