Trasferta amara per la Walliance Ata, lo scontro salvezza premia il San Donà in quattro set
di Nicola Baldo
Una sconfitta che complica il cammino verso la salvezza. Per la Walliance Ata Trento arriva un ko in quattro set nel delicato scontro diretto per la salvezza. A San Donà di Piave le veneziane si impongono ed ora il vantaggio delle bianconere sulla zona retrocessione si riduce al lumicino.
SAN DONA' – WALLIANCE 3-1
PARZIALI: 21-25, 25-20, 25-19, 25-19
SAN DONA' VOLLEY: Braida, Cosi, Leandri, Carletti, Cavalier, Ceolin, Ferrarini, Vianello, Fersino (L); Fedrigo, Poles, Farnia, Pelloia. Allenatore: Alessio Simone.
WALLIANCE ATA TRENTO: Zecchin1 (1att), Pedrotti 2 (2att), Paoloni 11 (10att + 1ace), Bottura 8 (6att + 2ace), Brugnara J. 14 (11att + 3m), Filippin 7 (3att + 2m + 2ace), Lanzi (L); Brugnara G. 2 (1att + 1m), Serafini. Ne: Eccel (L), Zapryanova, Nahum. Allenatore: Marco Mongera.
ARBITRI: Testa di Venezia e Cecchinelli di Padova
DURATA SET: 26', 25', 25', 26'
NOTE- Walliance Ata: 5 ace, 6 muri, 3 errori in battuta, 17 errori di gioco.
Tanto che ora, a cinque gare dalla fine del campionato, le bianconere hanno un punticino solo di vantaggio sulla zona retrocessione. E, davanti a sé, un finale di campionato davvero difficile e complicato. Questo perché sabato la Walliance Ata tornerà al PalaBocchi per vedersela contro il Le Ali Padova quinto ed in lotta per i playoff, quindi prima della sosta di Pasqua sarà la volta dell'ultimo scontro diretto salvezza in casa dell'Atomat Udine che ha solo un punticino in più delle trentine. Infine, dopo Pasqua, rush finale con le tre ultime fatiche contro prima, seconda e quarta della classifica ovvero Montecchio Maggiore, Monticelli Brescia e Martignacco Udine. Questo è il futuro, non semplice, delle trentine che con 24 punti sono impegnate in una lotta a quattro con Arena Volley (27), Atomat Udine (25) e San Donà (23) per evitare quel terzultimo posto che vorrà dire retrocessione in B2 visto che Libertas Trieste (13) e Isuzu Cerea (12) sembrano ormai quasi spacciate. Fatto il quadro della situazione, questo match in casa delle veneziane è stato molto complicato per le trentine. Troppo altalenanti per riuscire a fare scacco ad una squadra affamata di punti salvezza. Soprattutto su palla alta, tanto che la best scorer alla fine è stata la centrale Jessica Brugnara, firmataria di 14 punti personali. In avvio il tecnico bianconero ritrova Paoloni che ha smaltito i problemi alla schiena e conferma il sestetto tipo con Zecchin in palleggio, Pedrotti opposto, Paoloni e Bottura schiacciatrici, Jessica Brugnara e Filippin centrali con Lanzi libero. E dire che in avvio la Walliance ha avuto un ottimo approccio al match, partendo benissimo e prendendo subito in mano le redini del gioco. Tanto che il primo set è praticamente un monologo delle trentine, che prendono subito un buon margine di vantaggio e lo gestiscono d'autorità fino alla fine. Dal secondo parziale in poi le cose, però, cambiano. Perché nel secondo set, sul 12-14, le padrone di casa piazzano un break di 6-0 e mettono il naso avanti (18-14), andando a gestire poi il vantaggio fino alla fine. Nel terzo set i due sestetti, di fatto, restano in parità fino al 19-19 ma il rush finale è tutto di marca veneta. Si arriva così ad un quarto set in cui, ancora una volta, fino al 19-19 i due sestetti battagliano, ma ancora una volta nel finale sono le venete ad avere più benzina.
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