Il nuovo Dpcm permette lo sport "di alto livello" e di interesse nazionale: il Coni nazionale dirà chi può giocare
di Nicola Baldo
Come tre paroline ed una preposizione solo possono bastare per accendere la discussione. Tre paroline che potrebbero lasciare tutto invariato oppure rivoluzionare, ancora, tutto. Le tre paroline in questione sono “di alto livello” e le ha scritte il Governo.
Ma le ha scritte in un documento molto importante, ovvero nel nuovo Dpcm che è stato presentato nella serata di oggi dal Premier, Giuseppe Conte, nel paragrafo che riguarda lo sport. Un testo, quello dello spazio dedicato allo sport, praticamente immutato rispetto al precedente, se non fosse appunto per quelle tre paroline.
Aggiunte in una frase che, ora, recita testualmente così: “Sono consentiti solamente gli eventi e le competizioni – riconosciuti di alto livello e di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e dal Comitato italiano paralimpico (Cip) – riguardanti gli sport individuali e di squadra....” eccetera. Così come gli allenamenti sono permessi per queste squadre.
La domanda che ora un po' tutti si chiedono è: quali squadre il Coni riconoscerà come “di alto livello e di interesse nazionale”? Dando per scontato le serie A maschili e femminili, che non si è mai fermata finora, chi potrà ora allenarsi e giocare? Al massimo la serie B nazionale oppure tutto resterà uguale ed anche C, Under 17 eccetera saranno considerati “di alto livello e di interesse nazionale”?
Nella migliore delle ipotesi, quindi, non cambierà niente ed ogni società potrà decidere se e come allenarsi.
Nella peggiore, invece, delle ipotesi fino al 15 gennaio (ovvero il giorno in cui scadrà il Dpcm) alcune categorie – regionali e giovanili – potrebbero essere costrette ad un nuovo stop. Cosa che renderebbe difficilmente poter iniziare i tornei regionali e provinciali il 23 gennaio prossimo.
La palla ora è in mano al Coni.
Commenti