La domanda: chi giudica il Covid Manager? In alcuni precedenti gli arbitri possono chiedere ma non intervenire
di Nicola Baldo
Ok, sono arrivate le sanzioni per le società che non rispettano le porte chiuse e fanno entrare più delle 13 persone previste dal protocollo anti Covid-19 per ogni partita. Ma la domanda sorge allora spontanea: chi si occupa di redarguire il Covid Manager imponendogli di intervenire sul numero di persone in palestra se questo è eccessivo?
Istintivamente la prima risposta è, da parte di tutti, la stessa: l'arbitro. Ma non sempre può essere così, visto che il Covid Manager può anche non essere un tesserato della società di casa o, in generale, può anche non essere un tesserato Fipav. E questo ovviamente vuol dire che l'arbitro non ha alcuna “giurisdizione” sul Covid Manager.
Chiaro che l'arbitro chiederà al Covid Manager la verifica dei numeri e dei ruoli, ma questo potrebbe rifiutarsi poi di allontanare persone dalla palestra e l'arbitro non avrebbe la possibilità di intervenire direttamente né di sospendere l'incontro.
È già accaduto, ad esempio, nei campionati nazionali di serie B che gli arbitri non siano potuti intervenire sul numero eccessivo delle persone in tribuna, non avendo l'autorità per sospendere la partita per questi motivi se non per chiedere al Covid Manager il rispetto del protocollo.
E quindi nel caso di palestre semi piene chi si deve chiamare?
Stringi stringi: chi giudica il Covid Manager?
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