Bolzano, l'allarme dello Sport Team Sudtirol sulle palestre: "Accesso vietato oppure disciplinari inapplicabili"
Nonostante le recenti rassicurazioni degli organi competenti ed i comunicati stampa delle istituzioni, che
annunciavano a breve l’entrata in palestra nelle scuole italiane da parte delle associazioni sportive
dilettantistiche, la situazione a Bolzano, e non solo, è ancora in alto mare.
Se le tre intendenze scolastiche, italiana, tedesca e ladina, hanno elaborato i disciplinari d’uso per l’utilizzo
degli impianti sportivi, non c’è uniformità di contenuti per poter accettare e sottoscrivere i disciplinari
italiani.
Assistiamo quindi all’utilizzo da parte delle associazioni delle palestre delle scuole di lingua tedesca già da
diverse settimane, al contrario nessuna associazione al momento è potuta entrare in quelle italiane.
Alcuni Dirigenti delle scuole italiane hanno inviato negli ultimi giorni alle associazioni un disciplinare d’uso
inverosimilmente penalizzante e restrittivo. Altri Dirigenti non hanno ancora inviato nulla.
Alla luce dei fatti quindi non si entra in nessuna delle palestre delle scuole italiane per 2 motivi:
Il primo, non consentendo categoricamente e quindi vietando l’entrata in palestra alle Associazioni. Niente
disciplinare d’uso, niente utilizzo della palestra.
Il secondo, più subdolo e diabolico, elaborando un disciplinare d’uso che nessuna associazione potrà mai
accettare in quanto prevede pulizia, disinfezione e igienizzazione/sanificazione dell’impianto, sia tra un
turno e l’altro di allenamento sia al termine della serata a carico dell’Associazione. L’Associazione si
sostituisce quindi in toto a ciò che fino ad oggi è stato il compito di custodi e ditte di pulizia. Il tutto
completamente a carico delle Associazioni, sia dal punto di vista organizzativo che economico. Il
disciplinare prevede di fornire alla scuola copia del contratto di pulizia dell’impianto stipulato con una ditta
specializzata, il non utilizzo delle docce, il non utilizzo dei magazzini ove sono ricoverati i materiali delle
associazioni, e molto molto altro che di fatto impedisce di portare centinaia di ragazzini e ragazzine, atlete
ed atleti in palestra.
Senza chiaramente fornire a sua volta alle associazioni, ad inizio turno di allenamento in orario extra
scolare, la certificazione/garanzia di avvenuta igienizzazione/sanificazione della palestra da parte della
scuola.
Che vengano addotte motivazioni di carattere economico e/o la carenza di custodi è quantomeno singolare
poiché alla luce dei fatti c’è solo una ricaduta negativa sulle palestre delle scuole italiane.
Se le limitazioni Covid 19 sono doverosamente e facilmente accettabili ( i protocolli sicurezza delle varie
Federazioni sportive cui si devono attenere le associazioni sono molto più stringenti di quelli comunicati
con il disciplinare d’uso delle scuole), meno comprensibile è questa disomogeneità tra le varie scuole.
Se la problematica al contrario è determinata dal fatto che ogni intendenza scolastica, non lavorando in
sinergia, ha elaborato 3 disciplinari d’uso differenti, beh…questo non è assolutamente accettabile.
Fatto sta che le associazioni sono impotenti. Non hanno strumenti per contrastare questa, a dir poco,
incomprensibile situazione. Ad inizio ottobre centinaia di ragazzine e ragazzini, atleti ed atlete, non sono
ancora entrati in palestra.
Auspichiamo che le scuole italiane vengano messe in condizione di concedere l’utilizzo delle palestre alle
associazioni con un disciplinare accettabile e condivisibile.
Chiediamo che le intendenze scolastiche italiana tedesca e ladina, sfruttando questo momento particolare,
vengano messe in condizione di poter operare in sinergia elaborando per le associazioni un unico comune
disciplinare d’uso che tratti la problematica Covid19 in maniera uniforme.
Chiediamo e auspichiamo che le autorità preposte intervengano in maniera ufficiale e risolutiva.
(fonte Sport Team Sudtirol)
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