La Schiacciata Ignorante: l'orchestra suona, il volley maschile regionale affonda... e la serie C rischia di sparire
di Nicola Baldo
Curiosa la vita. Beffarda delle volte. Nella medesima sera ti ritrovi a scrivere di una bellissima semifinale conquistata al Trofeo delle Regioni, risultato che già di suo dovrebbe essere segnale positivo. Di vitalità di un movimento maschile. E pochi minuti dopo ti ritrovi a scrivere delle serrande abbassate di una società che, anche senza settore giovanile, per un decennio quasi è stata comunque protagonista in campo maschile alle nostre latitudini.
Curioso. Brutto comunque. Perché quando una società chiude, di qualunque livello sia, è sempre un'occasione in meno per un giocatore/trice di giocare. Qualunque età egli o ella, abbia.
Oggi però qui, nella Schiacciata Ignorante, parliamo di maschile. Perché, a questo punto, dobbiamo iniziare a fare i conti per la serie C maschile 2019/2020.
Ad oggi la situazione si intuisce sarebbe la seguente.
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Villazzano
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Trentino Volley
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C9 Arco Riva
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Anaune
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Bolzano
Questo dopo i ritiri di Mezzolombardo e Bolghera e dopo lo scambio di titoli B-C fra Lagaris e Bolzano ed in attesa di capire cosa farà l'Argentario, se proverà la B o tornerà come sesta squadra in questa serie C. Con il punto di domanda di una eventuale nuova squadra giovanile che voglia iscriversi alla serie C ed al netto di ripescaggi, che negli ultimi anni sono stata merce molto rara, dalla serie D.
Insomma, la situazione non è certamente rosea. Se va bene 6-7 squadre iscritte, non di più. Ok mischiarle con le serie D per fare una Coppa TAA che duri fino a Natale ed iniziare poi il campionato a metà gennaio. Ma che campionato potrebbe essere?
Non solamente numericamente, ma soprattutto qualitativamente. Lasciando stare concetti come formula del campionato o durata della stagione, per le quali alla fine un coniglio dal cilindro uscirà e questa annata andrà avanti in qualche modo, possiamo guardare oltre? Queste società di highlander, perché ormai così le possiamo definire, quanto potranno durare?
A questa situazione si è arrivati soprattutto perché diverse realtà hanno smesso di produrre atleti. Ci sono società bravissime nel cercare atleti e nell'allestire le squadre, che in casa si portano anche così diversi trofei o titoli, ma quante società producono atleti?
Concentriamoci sull'aiutare concretamente le società affinché costruiscano un giovanile maschile che funzioni e su quelle basi dopo costruiamo la serie C. Ed occupiamoci di discorsi come promozione diretta in B o robe così che, ad oggi, sono molto più che anacronistici.
Aiutiamo le società sostenendo la crescita degli allenatori che si dedicano al settore giovanile, lavoriamo sulla qualificazione dei tecnici. E delle società stesse, perché se si è arrivati a questo punto non è solo colpa del maltempo, della carestia, della congiunzione di pianeti, della sfortuna o dei tempi che cambiano. Anche le nostre società hanno sbagliato qualcosa.
Società o gruppi di dirigenti/allenatori che all'interno di una società si occupino solo di maschile, una sola società di riferimento maschile nelle valli che possa fare da punto di raccolta dei ragazzi e dedicarsi anima e corpo al maschile. Questo accanto anche a tutte quelle innovative iniziative di minivolley, S3 e reclutamento che si stanno mettendo in atto anche per il femminile.
Anche perché, onestamente, il maschile è arrivato in questa situazione. Ma non sentire l'orchestra che suona anche in diversi aspetti del volley femminile vuol dire non sentire gli scricchiolii che ci sono anche nel volley in rosa. E se la casa scricchiola meglio metterci mano presto, prima di trovarci a fine giugno a fare il conto con una agonizzante situazione del nostro massimo campionato. Della nostra NBA.
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