L'intervista a Massimo Dalfovo: "In arrivo aiuti alle società, lavorare per abbassare il costo delle palestre"
di Nicola Baldo
Inevitabilmente queste sono settimane di attesa e di riflessione per tutti. Per capire quando e come si potrà, davvero, iniziare a programmare la prossima stagione. Si ripartirà regolarmente a settembre? Difficile. Come? Con mascherine, distanza di sicurezza ed igienizzazione di spazi (palestra e spogliatoi) e materiali (palloni) alla fine di ogni allenamento? Ci sono ancora diversi punti di domanda, quesiti che attanagliano le nostre società e di cui ne parliamo con Massimo Dalfovo, presidente della Fipav del Trentino, che su questo tema ha fatto nei giorni scorsi un intervento sul giornale l'Adige insieme alla presidentessa del Coni regionale, Paola Mora.
“Fosse per me ricomincerei a giocare domani mattina, ma in questa fase possiamo solamente aspettare – esordisce il numero uno della Fipav trentina – siamo ancora ad aprile, vedremo nelle prossime settimane come evolverà il contagio e quale sarà la situazione sanitaria. E, di conseguenza, le indicazioni a livello nazionale da parte del Governo e poi della Federazione nazionale”.
Intanto avete programmato un'attività estiva.
“La nostra speranza è riuscire a fare qualcosa a livello giovanile questa estate, qualche torneo o manifestazione all'aperto. Vediamo se e quando sarà possibile. Sarebbe un segnale importante, che si possa fare sport ovviamente con tutte le attenzioni del caso. Così da lanciare anche un messaggio di fiducia alla gente, che con questa cosa del Covid-19 si può comunque convivere”.
Ma per ora non ci sono certezze che a settembre si possa ripartire, in Italia c'è chi ipotizza che si potrà tornare in palestra solamente nel gennaio 2021...
“Dirlo ora è ancora presto, serve tempo per capire come evolverà il contagio. Se a settembre riapriranno le scuole auspico che possano riaprire anche le palestre. Vedremo come, gestendo la pulizia e la sanificazione”.
Facile a dirsi, meno a farsi: vuol dire avere sempre una persona, un dirigente, un tecnico che sia, che alla fine di ogni allenamento sanifichi sempre tutti i palloni, la palestra, gli spogliatoi... Per le nostre società sarebbe un aggravio mica da ridere.
“Abbiamo capito tutti che pulizie e sanificazioni saranno l'aspetto più importante. Penso che si dovrà intervenire a tempo debito con i Comuni o con le realtà che gestiscono gli impianti per aiutare le società con queste operazioni di sanificazione. Ma, ripeto, queste sono tutte ancora delle ipotesi. Adesso possiamo solo aspettare, faremo questi incontri via web la prossima settimana per interloquire con le società e verificare le diverse situazioni, aspettando che arrivino nelle prossime settimane le indicazioni di medici e Governo”.
Parliamo del vil denaro: con la crisi economica e la recessione alle porte come potranno le società, in primis quelle più piccole, andare avanti?
“Purtroppo è facile pensare che le nostre società avranno qualche difficoltà nel reperire sponsor e finanziamenti. Ma io credo che tutti i nostri club saranno bravi a ritararsi in base alle disponibilità che avranno. A tutte le società interessa portare avanti l'attività, si dovranno fare delle scelte su cosa e come impiegare il budget a disposizione. A supporto delle società ci sarà un contributo dalla Federazione nazionale ed anche noi, come Fipav regionale, siamo pronti a fare la nostra parte”.
In arrivo, insomma, un po' di sconti su costi fissi come iscrizioni, affiliazioni, tesseramenti e, soprattutto, tasse gara. Ma veniamo ad uno dei costi maggiori per le società: le palestre.
“Infatti da uno studio effettuato dalla Federazione nazionale emerge come i costi fissi di iscrizioni o tesseramenti insomma, pesino per circa il 10% sulle casse delle società. Le due voci più onerose sono allenatori e palestre. E proprio sull'utilizzo degli impianti il nostro auspicio è che Provincia ed amministrazioni comunali si attivino a supportare le società, anche e soprattutto intervenendo sulle tariffe dell'uso degli impianti sportivi. Penso che un po' tutte le componenti di questo mondo – giocatori, allenatori, società, noi ed anche gli enti gestori – per riuscire a far ripartire l'attività dovremo ridurre di qualcosa”.
Come si uscirà da questa situazione?
“Giocando di squadra. Nelle situazioni difficili l'unione fa sempre la forza. Ed io sono convinto che stando tutti assieme ne verremo fuori. Serve solo un po' di pazienza per capire, a breve, quanti finanziamenti arriveranno da Coni e Fipav nazionale ma a Roma ce l'hanno detto chiaro e tondo: si farà tutto il possibile per tutti, nessuno sarà lasciato per strada. Ed anche una sempre maggiore collaborazione fra le stesse società sarà molto importante per poter risolvere questa situazione”.
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