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A cinque giorni dalla nuova stagione il Governo rinvia l'abolizione del vincolo sportivo: fino al 2025 tutto come sempre

 

Una serie di Pec inviate entro il 31 marzo scorso che, adesso, di fatto carta straccia. Perché a soli cinque giorni dall'inizio della nuova stagione il Governo ha deciso di rinviare la cancellazione del vincolo sportivo. Una riforma portata avanti da anni e per la quale tutti ormai, tutte le società, erano preparate e questo vuol dire che se ne riparlerà nell'estate del 2025, fra dodici mesi. 

Al netto, ovviamente, di nuove proroghe.

Non si è fatta attendere la reazione della Fipav, imbufalita per questa decisione del Governo.

Di seguito il testo del comunicato stampa pubblicato dalla Federazione nazionale pallavolo.

 

La Federazione Italiana Pallavolo apprende con stupore e profondo rammarico la decisione da parte del Consiglio dei Ministri di prorogare di un anno l’entrata in vigore della legge che avrebbe abolito il vincolo sportivo (dal 1 luglio 2024 al 1 luglio 2025). 

 

Quello che ha maggiormente colpito sono stati i tempi considerando che, ad oggi, sarebbero mancati appena cinque giorni all’inizio della prossima stagione agonistica e quindi del nuovo corso.

 

La FIPAV, che negli ultimi due anni ha profuso tante energie per rendere sostenibile quanto più possibile per le proprie società l’abolizione del vincolo sportivo in relazione alla legge innanzitutto con un confronto con il proprio territorio e organizzando con una presenza notevole di società (96.5% del totale delle società aventi diritto al voto) un’assemblea straordinaria necessaria al cambiamento dello statuto, si dichiara delusa per la decisione adottata; una decisione che di fatto favorisce l’immobilismo e lo stallo di chi probabilmente non si è attrezzato per adeguarsi alla legge in attesa di eventuali proroghe (poi arrivate) e che, oggi, paradossalmente penalizza chi invece ha investito tempo, risorse ed energie.

 

 

La delusione è dettata dal fatto che da parte della FIPAV tutto era stato fatto nei tempi dovuti con l’obiettivo, consueto, di tutelare gli interessi dei tesserati, ma purtroppo tutto è stato vanificato da una decisione che la stessa FIPAV ritiene non consona per tempi e modalità in quanto, in soli 5 giorni, chiunque comprenderà che non ci sono i tempi per celebrare un’altra assemblea per apportare ulteriori modifiche allo Statuto.
Oltre il danno, quindi, la beffa per le tante società affiliate  che hanno già predisposto i roster (con relativi contratti) per una stagione che inizia praticamente tra qualche giorno. 

 

Essendo prevista l'Assemblea Nazionale per febbraio 2025, la FIPAV verificherà l'opportunità di apportare modifiche alle norme statutarie, che regolano il tesseramento degli atleti alla luce di quanto verrà rilevato nel corso della prossima stagione agonistica (2024-2025) e dalle norme di legge che regolamentano questa materia.

 

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