Tanti auguri Lorenzetti: "Trento voto 10 all'ambiente, la mia prima emozionante stagione"
di Nicola Baldo
La prima volta non si scorda mai. Nemmeno la prima stagione. Perché se chiudi una stagione senza aver vinto nulla ma con la certezza che sia stata una gran bella stagione comunque, bhe, allora, hai fatto davvero bingo. Non ha alzato trofei al cielo la Diatec Trentino in questa occasione, ma sicuramente ha lasciato il segno con le sue tre finali ed arrivando “oltre”. Ed ora, a stagione finita, è tempo di bilanci.
Per quell'Angelo Lorenzetti che proprio oggi, 11 maggio, festeggia il suo 53esimo compleanno.
IL BILANCIO DELLE EMOZIONI
Stagione emozionante e davvero bella – esordisce Angelo Lorenzetti, tecnico della formazione trentina – non è facile fare classifiche fra i momenti emozionanti. È stato molto bello l'inizio, con il ritiro a Borgo Valsugana, con gli occhi curiosi verso di me contenente anche qualche punto interrogativo. Toccavo con mano il fatto che mi dovevo presentare con il lavoro e non solamente a parole. Poi il debutto in casa contro Vibo Valentia è stato un momento emozionante, così come la Coppa Italia è stato un momento molto bello perché è stato il primo percorso fatto insieme, non completo perché non abbiamo vinto, ma già arrivare in finale è stato un percorso. La stessa cosa vale anche per i playoff. Il momento più triste è stata, inevitabilmente, la finale di Coppa Cev a Tours, volevamo alzare quella coppa ma la realtà ci ha fatto male per qualche giorno ed anche adesso non è del tutto passata.
IL BILANCIO
Se fai un incontro di bilancio stagionale a maggio vuol dire che sei stato protagonista fino in fondo. E questa è una cosa che mi rende molto orgoglioso. Ma proprio oggi (ieri, 10 maggio) era in calendario la quarta partita della serie di finale scudetto, e l'amaro in bocca rimane. Io mi sono divertito molto in palestra quest'anno. Erano tutti ragazzi, a parte Tine, che non avevo mai allenato prima d'ora. E mi sono divertito molto a proporre cose a ragazzi che non mi conoscevano, quindi tracciando un percorso tecnico che i ragazzi hanno accettato di seguire.
ANCHE L'ANNO PROSSIMO UN GIOCO VELOCE, RAPIDO, CHIUSO AL CENTRO?
Dipende dal tipo di squadra che si farà. Quest'anno era la scelta migliore. Io credo che giocare molto al centro della rete sia il gioco moderno, per poterci permettere di giocare tanto al centro la nostra ricezione non è stata la migliore di tutte ma nemmeno così male. Abbiamo studiato alcune situazioni e si doveva provare a fare qualcosa di diverso. Ed i ragazzi ci sono stati fin dall'inizio. L'alzatore si è impegnato tantissimo per far riuscire al meglio questo tipo di gioco e si è appassionato a farlo. Ed abbiamo così trovato il nostro stile di gioco.
LE SCONFITTE IN TRASFERTA
Questi dati si possono vedere da due punti di vista: guardando le sconfitte in trasferta oppure le vittorie in casa. Bisogna capire se saliamo dal nostro livello quando giochiamo in casa, oppure scendiamo di livello quando giochiamo in trasferta. E questo fa parte degli esami che faremo in questi giorni.
AD INIZIO STAGIONE TANTI CAMBI, NELLA SECONDA PARTE DI STAGIONE UN SESTETTO STABILE
Il gioco che ha fatto Simone quest'anno non è stato facilissimo. Abituare Simone a tante situazioni diverse, cambiandogli spesso attaccanti e compagni intorno, sarebbe stata dura. Soprattutto con Nelli e con Daniele Mazzone, che hanno giocato molto nella prima fase della stagione, abbiamo vissuto due percorsi non completati per motivi diversi. La partenza di Jan in avvio di stagione non è stata delle più rapide, inserendo Nelli in sestetto la squadra ha preso maggior vigore e quello pensavo potesse essere la squadra che avremmo portato avanti nella stagione. Nelli ci garantiva una palla più veloce dietro rispetto a quella di Jan. Poi però Nelli si è infortunato e nel frattempo Stokr ha carburato, c'era poi per noi la necessità di continuare a restare in quella situazione di classifica, di cercare di non perdere punti. Vi ricordo che noi siamo arrivati secondi rispetto a Perugia per un solo set. Poi Nelli ha ripreso vigore ma a quel punto ho preferito non stravolgere gli equilibri. Daniele Mazzone ha giocato una ottima prima parte di stagione, che l'ha portato ad alzare moltissimo il suo livello, fra i tre centrali era il migliore. Ma anche lui poi si è infortunato, restando fuori un mese, dal 26 dicembre al 26 gennaio, e nel frattempo Van de Voorde aveva preso ritmo. Temevo che riprendere quel percorso dopo le interruzioni per gli infortuni avrebbe portato a problemi oppure a perdere punti. Probabilmente senza gli infortuni avrei fatto diversamente. Perché con Nelli avevamo una squadra diversa, più esuberante. Poi bisogna dare atto a Jan di essere stato un grande professionista, non si è mai lamentato quando non ha giocato. Ma c'è stato un momento nel quale si è dovuto fare delle scelte, non nascondo che a dicembre le mie idee erano altre.
LA PALLAVOLO MODERNA
Credo che la pallavolo vada sempre più verso la velocità. Civitanova non giocava certamente lenta, con Osmany giocava una palla rapida, delle pipe impressionanti ed anche i primi tempi con Stankovic erano molto rapidi. Modena stessa rifarà un gioco rapido e spumeggiante visto che ha ripreso Bruno in palleggio. Cercando di essere meno marcabile dagli avversari. Poi, al di là delle proprie idee, bisogna trovare il modo di renderlo concreto e gestibile.
I VOTI DI LORENZETTI
Un 10 di voto voglio darlo a Trento. Perché a Trento sia che le cose vadano bene sia vadano male, c'è sempre una riflessione sincera ed obiettiva. Come ambiente. Ho visto che questo ambiente è davvero dentro anche ad alcuni giocatori, da qui deriva la grande stabilità di società ed ambiente in generale. Abbiamo perso a Tours ed ovviamente i tifosi non erano contenti, abbiamo inevitabilmente letto qualcosa di non bello. Subito dopo abbiamo perso 3-0 a Perugia. Ma nonostante questi risultati in gara-5, in casa, contro Perugia, c'era un ambiente bellissimo. Un ambiente capace di guardare al domani già dal giorno dopo l'evento.
IL PRIMO ANNO DI LORENZETTI A TRENTO
Qui mi sono trovato molto bene. Il dopo partita, fatto di autografi, selfie ed abbracci, è sempre stato bellissimo, dalla prima all'ultima partita. Fino all'ultima gara non si è mai esaurita la voglia di incontrare me e tutti i giocatori. Io non sono uno che celebra il volley, ma questa cosa della pallavolo è davvero una figata.
COME CAMBIERÁ LA TRENTINO VOLLEY
Ci sono dei contratti in essere, come prima cosa. Questo è un momento importante. Perché è difficile capire la data di inizio di questo ciclo. Trento ha vinto tantissimo negli anni e l'ingresso di Giannelli è arrivato al momento giusto, tre anni fa. Qui ci sono giocatori che ci sono da parecchi anni e, soprattutto, in queste ultime due stagioni hanno fatto due stagioni abbastanza simili ma con allenatori diversi ma altrettanto esigenti. Allenatori che li hanno spremuti abbastanza ma loro hanno sempre risposto bene, hanno fatto tanto. Adesso bisogna capire se questi ragazzi possono ancora essere spremuti o se è arrivato il momento del cambiamento. Chiaro che molti di questi ragazzi siano visti un po' come dei figli dal pubblico, eventuali distacchi peseranno ovviamente, ma questi non sono ragazzi che si meritano rinnovi annuali e basta. Non bisogna avere paura del cambiamento. Ci saranno diversi cambiamenti.
ANCHE LO STAFF DELLA DIATEC CAMBIERÁ PARECCHIO
Sono stato accolto molto bene da questo staff, non ho avuto nessuna difficoltà a lavorare con nessuno. Con professionisti validi. Con alcuni abbiamo lo stesso modo di vedere il volley, con altri meno ma è normale. Luca Baratto è stata una presenza silenziosa e laboriosa, spero possa rimanere con noi. Sarei stato contento se Dario fosse rimasto con noi, ma ha fatto altre scelte e questo fa parte dello sport. Ci sono anche professionisti che hanno deciso di fare pallavolo altrove. Lama è un grande professionista con grandi capacità relazionali, con le sue scelte infonde sicurezza, non ho mai avuto un dubbio sul far giocare o meno un ragazzo dopo aver parlato con lui.
IL NUOVO STAFF E LA NUOVA SQUADRA
Per il mio nuovo vice allenatore devo vedere, ho le mie idee ma gara-3 è finita da pochi giorni. Ora è il tempo dei saluti. Metterò la mia parola anche nella scelta dei nuovi giocatori, ovviamente, in condivisione con Bruno e con il presidente. Soprattutto metto la mia voce in un ambiente con regole precise. Come, ad esempio, la regola del budget, che è qualcosa da rispettare appieno.
IL SUO MVP DI QUESTO CAMPIONATO
Grebennikov
LUCA VETTORI E MATTEO PIANO?
Sono due situazioni diverse. Vettori va a riempire un ruolo che, attualmente, da noi è scoperto. La situazione di Matteo un po' meno, sicuramente la società ha cercato Piano lo scorso anno non tutti gli anni i desideri sono gli stessi.
EDER, KOZAMERNIK?
Nell'idea di futuro i nomi possono essere questi o altri. Il mondo del volley è piccolo alla fine. L'idea è quella di continuare a prendere giocatori giovani, ma sicuramente quando si parlava delle difficoltà in trasferta di questa stagione se in quelle partite ci fossero stati giocatori più esperti in campo, allora forse potevano essere importanti in quel genere di gare. Anche per la crescita di questi ragazzi.
IL CAPITANO
Ai singoli giocatori io non do voti, mai. Ma abbiamo un capitano e su di lui posso dire che Pippo può fare ancora tanto e può arrivare a livelli tecnici molto alti. Il Lanza che ha giocato la Coppa Italia ed i playoff è un giocatore molto importante.
LE PROSSIME SETTIMANE ED IL GIOVANILE
Ripeteremo fra poco l'esperienza fatta lo scorso anno da Dario, ovvero di tre o quattro settimane di lavoro al PalaTrento con un'attività pensata per i nostri giovani e per qualche ragazzo che abbiamo in giro in prestito. Poi però, alla lunga, l'esigenza è quella di rispettare la promessa fatta al presidente di sapere chi c'è dentro al nostro settore giovanile. Conoscendo da vicino atleti ed allenatori. A Piacenza e Modena avevo praticamente l'allenatore del giovanile nel mio ufficio e mi faceva restare molto ancorato sul giovanile, spero l'anno prossimo di poter essere più presente anche qui a Trento.
I FONDAMENTALI DA MIGLIORARE IN VISTA DELLA PROSSIMA STAGIONE
Per la fase di cambio-palla dovremo migliorare la copertura ed una gestione più tranquilla della pipe. Per la fase break invece dovremo migliorare sicuramente la battuta, anche se quest'anno abbiamo compiuto un percorso importante, Lanza ad esempio è diventato un battitore molto importante per noi. In questo senso dovremo gestire meglio la spalla di Simone, perché la sua è una battuta molto importante per noi. Nel finale ci è un po' mancata per questo problema alla spalla che ha avuto.
LA RICEZIONE
In battuta abbiamo perso solamente a Tours, la nostra ricezione è stata né fra le miglioni ma nemmeno fra le peggiori. Siamo andati ogni tanto in difficoltà con qualche cambio-palla float in alcune situazioni e su quello abbiamo lavorato tanto. Gran parte del passaggio del turno contro Perugia dipende anche da questo, dal fatto di aver sofferto di meno questo genere di battute.
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