Serie C: la Fipav nazionale "retrocede" in serie D chi non ha partecipato ai campionati scorsi, rischiano in cinque?

Un improvviso terremoto ferragostano ha colpito i nostri due campionati di serie C. O, meglio, alcune squadre dei massimi campionati regionali che in questo Ferragosto si trovano all'improvviso senza il titolo di serie C.

O, almeno, la Federvolley nazionale scrive una cosa mentre la Federvolley regionale ne scrive un'altra. Clicca QUI per vedere le indizioni pubblicate dalla Fipav trentina che vanno dalla parte opposta a quanto sostenuto invece da Roma, che potete leggere di seguito.

Il tutto è nato nelle scorse ore quando la Federvolley nazionale ha pubblicato una integrazione alla Guida pratica dal titolo “Rinuncia al campionato 2020/2021” dicendo che, in sintesi, chi nella stagione scorsa non ha partecipato a quei campionati che si sono potuti disputare – la serie C appunto – pur avendone diritto, ora dovranno dire addio alla C e ripartire dalla D.

Riportiamo di seguito il testo completo di questa integrazione: “In deroga per questa stagione sportiva, tutte le società aventi diritto al titolo di Serie C, maschile e femminile, nella stagione sportiva 2020-2021, ma rinunciatarie causa COVID-19, potranno richiedere l’immissione nel campionato immediatamente inferiore nella stagione sportiva 2021-2022, laddove gli organici regionali lo consentano”.

Morale della favola: Più Volley Bolzano nel femminile mentre, nel maschile, Acme Sport Tridentum, Sts Bolzano, Bbq Bolzano e Bolghera non avrebbero secondo quanto pubblicato da Roma il titolo di serie C ma potrebbero chiedere il reintegro in D. Se nel maschile la cosa, visti i numeri, si potrebbe eventualmente risolvere in venti minuti con un ripescaggio di massa dalla D alla C di tutte queste squadre, nel femminile la cosa sarebbe diversa. Perché il Più Volley Bolzano andrebbe in D comunque e non avrebbe problemi, ma ovviamente non avrebbe nessun titolo sportivo di serie C da vendere ai Solteri come ha fatto in queste settimane.