Dopo sei anni la Trentino Diatecx torna nella finalissima del Mondiale per Club, sarà derby contro Civitanova
di Nicola Baldo
Trentino Diatecx – Fakel Novy Urengoy 3-1
(22-25, 25-14, 25-16, 25-18)
Sei anni dopo l'ultima volta, la Trentino Volley torna a giocare la finalissima di un Mondiale per Club. Battendo, in quattro parziali, i russi del Fakel Novy Urengoy allenati dal pugliese Camillo Placì (un passato anche a Trento come vice di Prandi ad inizio nuovo Millennio) la squadra di Lorenzetti conquista la quinta finalissima iridata della sua storia. Quattro finali giocate finora e quattro vinte, ma sarà per la prima volta un derby italiano contro la Lube: cosa che in questa competizione non accadeva da Gonzaga Milano contro Sisley Treviso nel 1992 con successo finale dei lombardi al PalaVerde. Contro il Fakel il sestetto trentino (che recupera un ottimo Russell) trova una prestazione di alto livello in fase break, che permette di mettere alle corde i russi vittoriosi nel primo set. In battuta ottima prestazione della Diatecx che mette all'angolo il Fakel: 11 ace contro 4 e meglio poi anche a muro, 5 contro 1.
In tribuna presente fra il pubblico anche Rado Stoytchev, ex allenatore di Modena e Trento (che vinse i 4 Mondiali vinti dalla società dolomitica) con tanto di sciarpa gialla da tifoso.
In avvio Angelo Lorenzetti ripropone nello starting six anche Aaron Russell, che ha superato il risentimento al ginocchio accusato ieri. Si inizia subito con l'equilibrio (6-6) che la fa da padrone, mentre Kovacevic e Volkov iniziano subito a martellare su ambo i fronti (13-13). Di fatto i due sestetti proseguono a braccetto (19-19), il set si decide tutto nel finale dove ad essere più cinici e concreti sono i russi. Che prima scappano via (21-23) con Udrys e poi chiudono il parziale con Volkov. Nel secondo parziale la coppia serba trentina composta da Kovacevic e Lisinac spingono subito la Diatecx avanti 11-6. Il set si spacca in due quando in battuta va Giannelli, bravissimo a portarsi a casa un break che porta il punteggio sul 14-7. I russi in ricezione faticano parecchio e per la Diatecx le cose si mettono subito in discesa (20-11), il set è ampiamente nelle mani dei ragazzi di Lorenzetti che lo sigillano senza troppi problemi. A battezzare il terzo parziale, invece, è il doppio ace di Vettori ed un dubbio video check che favorisce i trentini. Quando poi il punteggio recita 15-10 per la Diatecx, grazie ai due ace consecutivi di Kovacevic, allora Placì ferma il gioco. Dalla linea dei nove metri la squadra dolomitica continua ad essere letale, il 18-11 porta la firma di un ace di Lisinac, prima che il tocco di seconda di Giannelli non metta a terra il pallone del 22-14. Apparecchiando, quindi, per la vittoria del parziale. Prima di giungere in un quarto set nel quale alcune ottime difese ed un buonissimo turno al servizio di Russell spingono subito la Diatecx avanti 6-2. Il Fakel però non molla e si riporta subito in scia (11-10), ma appena i russi iniziano a sbagliare qualcosina ecco che la Diatecx torna a fuggire, complice anche l'ace di Kovacevic che vale il 17-11. Quando poi Lisinac mura allora il tabellone segna 23-16 a favore di una Trento straripante, pronta ormai a brindare al ritorno in una finalissima iridata.
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