Festival dello Sport: Giannelli e Grebennikov si raccontano insieme a Blengini, intervistati da Zorzi
La Sala Depero stipata in ogni ordine di posto e una lunga coda all'esterno. La partecipazione al Festival dello Sport 2018 di Trento per i giocatori dell’Itas Trentino Simone Giannelli e Jenia Grebennikov si è trasformata in un grandissimo successo. Appassionati di pallavolo, semplici curiosi e tantissimi media accreditati hanno potuto ascoltare stamattina le considerazioni del capitano e del libero gialloblù riguardanti il tema centrale dell’incontro “Il Grande Volley Italiano”. Intervistati da Andrea Zorzi assieme al Ct della Nazionale Gianlorenzo Blengini, Jenia e Simone hanno raccontato curiosità ed aneddoti della loro carriera, facendo scorrere in fretta l’ora di durata prevista per l’appuntamento.
“Il giocatore a cui mi sono sempre ispirato è il regista Lloy Ball, forse perché aveva caratteristiche simili alle mie” ha svelato Giannelli. “Io ho preso spunto dal libero brasiliano Sergio, che è un po’ matto come me, e stimo molto Verbov e i tanti liberi di valore che la Nazionale Francese ha avuto” ha invece dichiarato Grebennikov.
Il palleggiatore altoatesino ha poi fatto i complimenti allo stesso Jenia: “Alcune sue difese sono dimostrazione pura di coraggio, come quella che ha fatto sabato scorso a Perugia senza muro su un attacco potentissimo di Leon. Durante questi primi allenamenti sto seguendo Jenia con particolare attenzione perché c’è tanto da imparare nel suo modo di stare in campo. Io ad esempio devo migliorare nelle coperture, perché alle volte sono pigro. Capita raramente di rilassarmi, anche a casa mi piace riguardarmi gli allenamenti”.
“Io non lo faccio mai, preferisco piuttosto essere talvolta incosciente o semplicemente coraggioso – ha concluso Grebennikov - . Più pallonate prendi e meno ti fanno male perché il tuo corpo si abitua; in Francia c’è una grande scuola rispetto al fondamentale della difesa perché non potendo spesso vantare giocatori dal grande fisico dobbiamo provare a vincere tenendo in gioco più a lungo la palla. Di Giannelli mi ha colpito la sua maturità, è bello poter finalmente essere dalla stessa parte della rete. Sono venuto a Trento perché volevo giocare in una squadra più forte di quella in cui ero”.
(fonte Trentino Volley)
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