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L'intervento della Uisp del Trentino: "No polemiche ma ascolto, riconoscimento ed insieme lavoriamo per ripartire"

 

Trento è una città ad altissimo “indice di sportività”, così come l’intero Trentino. Lo dicono le statistiche e le classifiche, ormai da anni. Quello che statistiche e classifiche non dicono, però, sono le ragioni di questi risultati eccellenti. E le ragioni, se ci è permesso il gioco di parole, non si trovano solo nelle classifiche, quelle delle squadre blasonate dello sport professionistico. Quei risultati eccellenti non sono frutto solo delle vittorie di pochi, ma dell’impegno di molti. Migliaia di persone che tengono in piedi un tessuto associazionistico di base che non ha eguali in Italia.

 

Non vogliamo cadere per l’ennesima volta nello scontro, troppo facile per essere utile, tra sport professionistico e sport di base. Ognuno fa il suo lavoro, e se tutti lo fanno bene, ne guadagna non solo il mondo dello sport, ma l’intera comunità. E crediamo che, in Trentino, lo sport professionistico lavori bene, spesso benissimo.

 

Quello che non possiamo accettare, però, è che questo scontro venga alimentato dall’alto: per questo motivo, crediamo siano state quantomeno poco accorte le parole dell’assessore allo sport del Comune di Trento, che ha rivolto agli sponsor un accorato appello a sostenere le due squadre professionistiche della città. Non tanto perché non crediamo che queste squadre vadano sostenute: siamo spesso tifosi, oltre ad essere sportivi praticanti e dirigenti associativi, e siamo orgogliosi delle vittorie dei club cittadini che militano nelle massime serie. Ci permettiamo una critica perché tutto il mondo dello sport sta soffrendo le conseguenze dell’emergenza coronavirus: non solo i club professionistici, ma anche e soprattutto quel tessuto di associazioni sportive dilettantistiche che, di punto in bianco, hanno dovuto sospendere ogni forma di attività, rivolta ai soci e all’intera comunità.

 

Come ormai per fortuna ha riconosciuto anche il legislatore con la riforma del Terzo Settore, lo sport dilettantistico è un’attività di interesse generale: e come tale va sostenuto, promosso, incoraggiato. Se si ferma, ne risentono i cittadini, di tutte le età; se crolla e non riesce a ripartire, viene meno uno dei fondamenti del benessere individuale e sociale, come riconosciuto dall’OMS ormai da decenni. Non alimentiamo polemiche, ma costruiamo soluzioni: tutti assieme, ognuno facendo la propria parte, nell’interesse generale. Noi lo facciamo, dal basso, tutti i giorni, ancora di più in questa fase difficile: alle istituzioni non chiediamo soldi, ma riconoscimento, ascolto e la possibilità di definire insieme le strategie per la ripartenza.

 

Tommaso Iori, Marina Taffara, Martino Orler, Anna Raffaelli

Giunta UISP aps Comitato del Trentino

 

 

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